"Per parlare con te": un iniziativa di successo
Il primo anno i corsi si tennero presso i Centri ANCeSCAO di Argelato, Bentivoglio e Budrio, e riguardarono 46 persone immigrate, in prevalenza donne dal Marocco e da Paesi dell'Europa orientale.
Successivamente, di fronte all'intensificarsi della domanda a causa di nuove immigrazioni dal continente asiatico, dall'America Latina, dall'Africa Centrale e meridionale, l'esperienza si ? estesa ai Centri di Pieve di Cento, Riale, San Lazzaro di Savena e a tre Centri del Comune di Bologna ( Costa, Croce del Biacco, Montanari).
Il numero dei corsi e dei frequentanti ? cos? gradualmente aumentato, tanto che nell' anno scolastico 2013-2014 i nostri studenti sono stati 508: donne, uomini, ragazzi, provenienti da 55 paesi diversi (nelle tabelle allegate - tabella 1, tabella 2, tabella 3 - si pu? vedere la progressione anno per anno).
A nessuno sfugge la difficolt? di insegnare a persone che non comprendono la nostra lingua, non conoscono la nostra scrittura, e talvolta sono analfabeti nella propria lingua originale; i corsi non avrebbero potuto svolgersi senza l'impegno di bravissimi insegnanti, la partecipazione volontaria e gratuita degli attivisti dei Centri interessati, e il contributo organizzativo e anche economico da parte dei Centri stessi.
Ma, grazie alla tenacia e all' impegno costante delle decine di volontari coordinati dalla Commissione, il progetto ha funzionato, ottenendo, oltre all' apprezzamento generale, il riconoscimento e il sostegno di Istituzioni pubbliche e private, come la Provincia, i Comuni interessati, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Come ? stato sottolineato autorevolmente dal prof. Stefano Zamagni e dalla presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti , il progetto "Per parlare con te" non solo ha risposto a una domanda crescente che l'Amministrazione pubblica non ? in grado di soddisfare direttamente, ma mette a frutto il capitale sociale della nostra comunit?, promuove la coesione sociale e contribuisce ad orientare
l'attivit? delle stesse istituzioni sul difficile terreno del welfare.