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Il "Cantiere 2 Agosto": il racconto dei Volontari

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I Volontari del Centro "2 Agosto"
del quartiere Saragozza di Bologna, ancora sopraffatti dall’emozione condividono con noi un filmato dell’iniziativa “Cantiere 2 agosto” che si è tenuta il 2 Agosto 2017 presso il giardino pubblico antistante il centro dove, dal 2011, i Volontari coltivano 85 piantine di rose in ricordo delle 85 vittime della strage.  Leggi il racconto e guarda il filmato...


GUARDA IL FILMATO: clicca qui...

Sono state narrate le vite di 4 ragazzi legati tra loro da affetti, aspettative e sogni: i tre fratelli Leo Luca, Angela, Domenica Marino e Antonella Ceci.

Sono intervenuti cittadini di ogni età, famiglie con bambini, ragazzi che raccontavano altre narrazioni a cui avevano partecipato nella città.

Siamo grati ai narratori: Alessandra Baranzoni, Tiziana Orsi, Andrea Govoni e Nicoletta Pratella, alle preziosissime guide che hanno accompagnato per 12 volte i partecipanti alle varie postazioni presenti in città, alla Associazione dei Familiari delle Vittime, al lavoro della storica Cinzia Venturoli, del regista Matteo Belli, all’Assemblea legislativa regionale ed alla presidente Simonetta Saliera, ai dipendenti della Regione Emilia Romagna che per mesi hanno profuso attenzione, competenze ed energie per rendere possibile questa iniziativa. Una importante occasione che ci ha fatto sentire ancora una volta una comunità, coesa, solidale, capace di comunicare la propria storia ed il proprio senso civico.

Molto condiviso è stato l’intervento del presidente di quartiere Porto Saragozza, Lorenzo Cipriani.

Siamo particolarmente grati per la presenza di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, città alla quale facevano riferimento le vite delle 4 giovani vittime. Egli ha avuto la sensibilità di raggiungere la nostra iniziativa e nel suo intervento ha sottolineato come anche a Ravenna sia vivo il ricordo della strage e delle sue vittime.

Lungo tutta la giornata, fino alle ore 23, il nostro centro sociale ha accolto i cittadini, i narratori e le guide dell’evento offrendo ristoro.

Durante le pause le persone hanno continuato a condividere i loro ricordi ed emozioni di quel 2 agosto 1980.

Questi momenti hanno rappresentato l’occasione per le persone giovani di ascoltare testimonianze dirette.

La ferita inferta alle vittime della strage è ancora oggi vissuta come una ferita di tutta la città.

Una città’ che sceglie – ogni anno - di ricordare questa strage, le sue vittime come parte della sua storia, la storia della nostra comunità.